Cesare Frisina, nato a Melbourne, e che è stato anche docente al Conservatorio Corelli, ci regala un percorso personale e sperimentale unico. Pur avendo una solida formazione classica, il violinista attraverso il linguaggio accumulato nel corso delle esperienze prodotte, lo scardina dal suo contesto, con l’uso della strumentazione elettronica. Di conseguenza il suono nudo del violino assume colori e caratteristiche non riconducibili al suo utilizzo classico.
«Con Uluru voglio riportare alla luce un pezzo della mia esperienza vissuta in Australia…nel tentativo di ascoltare la voce di un popolo sconosciuto e maltrattato dagli occidentali perché non conforme alle leggi cittadine; questo il senso del percorso musicale che si snoda fra le suggestioni misteriche degli aborigeni australiani, terra nella quale sono nato ma alla quale non appartengo, e la formazione classica occidentale»
accordiacorde
Giovedì 23 gennaio 2020 ore 19
Sala Laudamo
CESARE FRISINA VIOLINTRONICS
Cesare Frisina violino & electronic devices
Caterina Frisina voce recitante
«Uluru: il viaggio nella terra degli aborigeni»
CESARE FRISINA (1960)
Wurundjeri
Noonga (Someone)
Swap
Warlipiri
The Cage (Western Traditions)
Leavings (Songs Tracks)
Squonk Valse
Clip-stick
Uluru (The Sacred Mountain)
Echoes
Musiche di Cesare Frisina, eccetto il brano Echoes, di Sergio Pallante